Casa per missionari a Rumbek, SSD
0100 DORREC
Categoria: Residenziale, religioso
Superficie costruita: 320 mq
Anno: 2022
Luogo: Rumbek, Sud Sudan
Cliente: Diocesi di Rumbek, Fondazione C.E.S.A.R. onlus
Incarico/Fase: Progetto preliminare
Nel giugno del 2022 Eleonora, Giulia e Matteo intraprendono un viaggio nel Sud Sudan per incontrare la comunità che vive all’interno e attorno alla Diocesi di Rumbek (D.o.R.). Con l'aiuto dei missionari comboniani, presenti sul territorio da oltre trent’anni, prima sotto la guida spirituale di Cesare Mazzolari e oggi, dopo anni di conflitto, con il giovane vescovo Christian Carlassare, la squadra di progettisti ha avuto modo di mappare i confini della Diocesi all'interno della cittadina di Rumbek e allo stesso tempo raccogliere le istanze della comunità in relazione allo sviluppo urbanistico e strutturale del proprio compound, al fine di supportarli nella pianificazione e nella progettazione di nuove strutture aperte alla comunità locale.
Rientrati dal viaggio, lo studio ha elaborato un progetto preliminare per la realizzazione di un edificio destinato ad ospitare, anche per brevi periodi, missionari e altri operatori umanitari di passaggio nella D.o.R.
Il progetto per la canonica (rectory) diventa quindi un progetto pilota dove sintetizzare tutte le problematiche pratiche e ambientali riscontrate sul luogo: anzitutto dall’idea di elaborare un sistema costruttivo a basso costo, principalmente legato all'utilizzo di materie prime e manodopera locale di facile reperibilità, quindi semplice nella sua realizzazione, e che possa aiutare a risolvere le problematiche climatiche, sociali ed economiche del contesto.
Il fondamentale punto di partenza è stato poter visitare e osservare da vicino i numerosi esempi di costruzioni (più o meno recenti) realizzate nell'area e dalla loro analisi in termini di funzionalità e durabilità nel tempo, lo studio ha cercato di individuare le tecnologie, i materiali, le soluzioni spaziali e i processi costruttivi - oltre alle esigenze funzionali dell'edificio - di un contesto così diverso da quello in cui è abituato od operare nel quotidiano.
I temi progettuali fondanti del progetto, possono essere così riassunti:
sostenibilità - sia economica che sociale - dei materiali e delle tecniche costruttive
protezione dall’irraggiamento solare
ventilazione e raffrescamento naturale senza consumo di energia
protezione durante la stagione delle piogge
recupero e il riutilizzo dell'acqua piovana
accessibilità
protezione da animali e insetti (la stagione delle piogge porta alla diffusione della zanzara della malaria)
Tutti questi assunti sono stati considerati in partenza e poi sviluppati durante il processo di progettazione, hanno infine trovato posto nella soluzione progettuale finale, in particolare attraverso le seguenti scelte progettuali:
Camere con doppio affaccio con aperture minori a Sud e maggiori a Nord per aumentare la ventilazione naturale (ventilazione incrociata);
Serramenti tipo shed sul lato nord che, oltre ad aumentare la ventilazione naturale incrociata degli ambienti, permettono l'ingresso della luce indiretta evitando l'effetto serra (surriscaldamento) delle porzioni vetrate;
Tutte le finestre (escluse quelle verso nord) sono protette da frangisole e zanzariere;
Economia degli spazi: dove non necessario alcune funzioni trovano spazio all’esterno dell’edificio, come la distribuzione (che avviene attraverso un porticato schermato dal sole), una zona cottura e di lavaggio insieme ad altre funzioni ausiliarie (poste sotto la tettoia esterna sul lato nord dell’edificio);
Isolamento termoacustico del tetto mediante utilizzo di lamiera coibentata e strato di ventilazione sotto di essa;
Utilizzo di materiali locali: il legno di mogano (presente in abbondanza sul territorio) è utilizzato per la struttura del tetto, per gli infissi e per i frangisole; la muratura è realizzata con mattoni di terra cruda al fine di massimizzare l'utilizzo delle risorse locali e delle capacità lavorative (i mattoni possono essere facilmente impastati e pressati a mano, poi lasciati essiccare sul posto);
Impianto di fitodepurazione (con piante) delle acque nere per il loro riutilizzo ad uso agricolo unitamente al recupero delle acque meteoriche;
Impianto fotovoltaico con relativo accumulo per l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile;